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Letteralmente traducibile con Casa di Campagna,
per Country House si intende un tipo di ospitalità
turistica che può svolgersi in fabbricati, siti in
campagna o nei borghi rurali, trasformati in strutture ricettive
dotate di camere o di appartamenti con servizio autonomo
di cucina ed eventualmente dotati di servizio di ristorazione
e di attrezzature sportive e ricreative. Caratteristiche principali
sono lospitalità in ambiente rurale, la valorizzazione
delle eccellenze del territorio, della sua identità,
della sua unicità e del carattere schietto della gente
che vi abita; il coinvolgimento nellatmosfera agreste
ricca di suoni, profumi e sapori. Oltre al relax e al bel
paesaggio che lospite potrà trovare nella
country house, il valore aggiunto sarà fornito dallinsieme
delle attività culturali, ricreative, di conoscenza
del territorio e delle sue peculiarità che completeranno
e qualificheranno lofferta, insieme alla scoperta di
tutte quelle tipicità che caratterizzano il territorio
e che spesso vengono prodotte o lavorate dallazienda
stessa. Lorganizzazione di attività culturali
e ricreative sta incontrando infatti un ampio favore, perché
realizza un più stretto rapporto con lambiente
e la tradizione del luogo, offrendo occasioni concrete per
rilanciare attività artigianali per lo più destinate
a scomparire e in generale per realizzare una rivitalizzazione
complessiva nel tessuto sociale delle comunità rurali.
Tali attività sono particolarmente importanti per le
aziende poste inlocalità rurali turisticamente sconosciute
(e con conseguente scarsa dotazione di servizi ricreativi
collettivi), dove riescono ad attrarre flussi di presenze
altrimenti non raggiungibili con la sola organizzazione di
alloggio e ristorazione.
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Da
questo tipo di struttura ricettiva gli ospiti si attendono:
accoglienza e qualità di rapporto, strutture
calde, familiari, assolutamente diverse da quelle
che caratterizzano il tradizionale comparto alberghiero.
cibi genuini e piatti tipici che lo liberino,
sia pure temporaneamente, dalla omologazione e
dalla standardizzazione dei sapori dei cibi industriali
e plastificati.
pace e relax che lo sollevino dallo stress della
vita urbana.
rapporto con una natura salvaguardata o incontaminata,
anche attraverso lesperienza e il
contatto personale con il mondo rurale e i ritmi di
vita di unazienda.
esplorazione e conoscenza di territori poco conosciuti
e meno turistici, di cui ricostruire
unidentità attraverso la partecipazione
a momenti culturali e collettivi di quellarea. |
Al
fine di soddisfare tali aspettative, bisognerà curare
ogni aspetto dellospitalità, ponendo lattenzione
a tutti quei dettagli che possano dare piena soddisfazione
ai clienti, suscitando in loro un positivo ricordo che sia
alla base di un proficuo passaparola. Lesigenza di
redigere gli standard di qualità per le attività
ricettive extra-alberghiere, in questo caso particolare
per le Country House, nasce dalla consapevolezza della necessità
e dallurgenza di attivare dei percorsi di costruzione
della qualità, capaci di affrontare le nuove problematiche
del turismo. Tutti gli esperti del settore infatti, ritengono
che la qualità nel turismo sia divenuta ormai una
scelta obbligata a causa dei mutati atteggiamenti del turista,
sempre più informato, attento ed esigente, ma anche
e soprattutto per la concorrenza moltiplicatasi in maniera
vertiginosa in questi ultimi anni.
La
qualità rappresenta senzaltro un valore aggiunto
del proprio prodotto rispetto a quelli della concorrenza,
capace di veicolare dei vantaggi non solo mmediatamente
riconoscibili ed apprezzabili dal cliente, ma anche, a medio
termine, dalloperatore stesso. I vantaggi della qualità
infatti possono essere sono molti: prima di tutto essa può
rappresentare un importante strumento di marketing e promozione
della propria immagine, proprio perché capace di
fidelizzare la clientela ed attivare un circolo virtuoso
di passaparola con la conseguente riduzione dei costi della
promozione; in secondo luogo competitività e miglioramento
della propria posizione sul mercato innescano una migliore
redditività degli investimenti, tanto più
se per qualità si intende anche lottimizzazione
dei costi di produzione e di erogazione dei servizi.
Secondo
la definizione dellOrganizzazione Mondiale per il
Turismo (World Tourism Organization), qualità nel
turismo significa soddisfare tutte le legittime attese
e richieste del cliente ad un prezzo accettabile, assicurando
la corrispondenza delle diverse componenti che fanno riferimento
alla qualità, quali la sicurezza, ligiene,
laccessibilità ai servizi turistici, larmonia
con lambiente umano e natura. La redazione degli
standard di qualità per lospitalità
e laccoglienza nelle Country House nasce da un lavoro
di ricerca piuttosto ampio ed articolato. La base sulla
quale si è iniziato a costruire un percorso di qualità
è stata quella dei requisiti minimi previsti dalle
legislazioni regionali.
DIFFERENZE
TRA COUNTRY HOUSES E AGRITURISMI
Agriturismo e country house sono termini entrati nel
linguaggio comune da qualche tempo, anche se molti
di noi si saranno chiesti quali siano le differenze
tra queste tipologie di accoglienza. Per dare una
risposta sintetica ed efficace partiamo dal concetto
di agriturismo, che è una parola tutta italiana,
intraducibile allestero. Non solo ma anche il
significato di tale tipologia è unesclusiva
del Belpaese, dal momento che in tutti gli altri paesi
la definizione di turismo rurale comprende tutto ciò
che è riconducibile al turismo in campagna.
In Italia la differenza tra country house e agriturismo
è sostanziale, ovviamente dal punto di vista
della gestione. Lagriturismo può essere
esercitato soltanto nellambito di unazienda
agricola, può ospitare nelle proprie stanze
non più di 35 persone e non più di 70
nella ristorazione. Il limite della ricettività
viene innalzato a 50 nel caso di aziende poste allinterno
di aree svantaggiate o aree protette, tipo parchi
e riserve naturalistiche. Nella ristorazione il limite
è innalzato a 90 persone se per il menù
viene utilizzato almeno il 50% delle materie prime
prodotte allinterno dellazienda. Nei restanti
casi la percentuale minima è del 35%, che scende
al 25% nel caso di aree protette e zone svantaggiate.
Il 20% dei prodotti utilizzati può provenire
dalla grande distribuzione, mentre il resto dei prodotti
deve essere acquistato necessariamente da aziende
agricole regionali. Interessante e rigida è
la normativa per vino, olio e miele che deve essere
prodotto al 100% dal territorio regionale. Dal punto
di vista fiscale lagriturismo segue la normativa
dellazienda agricola e il proprietario ha la
possibilità di scegliere tra regime ordinario
o forfettario. La country houses ha meno vincoli ed
è unazienda turistica, commerciale, a
tutti gli effetti. Non ci sono limiti nella ricettività
e lunico limite nella ristorazione, come previsto
dalla Legge Regionale n, 3/2002, è lutilizzo
di almeno il 70% di prodotti locali o tipici acquisiti
direttamente presso aziende agricole dalla regione,
con preferenza per le DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT,
dei prodotti tradizionali e dei prodotti biologici. |
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LE
LEGGI
Numerose sono le norme legislative, regolamentari e
amministrative che disciplinano i diversi aspetti del
turismo, emanate a livello comunitario, nazionale e
regionale. |
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LEGGE
PER LA REGIONE UMBRIA - 16 Febbraio 2010, n. 15 |
LEGGE
PER LA REGIONE UMBRIA - Strutture ricettive |
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Regolamento
regionale 9 agosto 2007, n. 10
"Disciplina dell'Osservatorio regionale sul turismo",
pubblicato sul BUR Parti I-II (serie generale) n. 36 del
14 agosto 2007. |
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Regolamento
regionale 9 agosto 2007, n. 11
"Disciplina della Commissione per la promozione della
qualità in materia di strutture ricettive e di
attività turistiche", pubblicato sul BUR Parti
I-II (serie generale) n. 36 del 14 agosto 2007 |
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Regolamento
regionale 9 agosto 2007, n. 12
"Disciplina dell'Organizzazione professionale di
congressi", pubblicato sul BUR Parti I-II (serie
generale) n. 36 del 14 agosto 2007 |
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Regolamento
regionale 1 marzo 1999, n. 2
"Disciplina
delle Associazioni turistiche Pro-Loco" |
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Regolamento
regionale 12 luglio 1988, n. 21
"Regolamento per l'effettuazione delle sessioni di
esame per l'abilitazione all'esercizio delle professioni
turistiche", come modificato e integrato dal Regolamento
regionale n. 12/1996 |
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